📌 I social media predicono la depressione negli adolescenti: nuova ricerca
- Daniele Russo
- 16 lug
- Tempo di lettura: 2 min

Un recente studio dell'Università della California a San Francisco, pubblicato su JAMA Network Open e riportato dal Washington Post il 11 giugno 2025, ha monitorato quasi 12.000 preadolescenti (9–13 anni), evidenziando una correlazione diretta tra l'aumento del tempo passato sui social e l’aumento dei sintomi depressivi. In dettaglio:
L’uso quotidiano dei social è passato da 7 minuti a 74 minuti in media nel corso di tre anni.
Nello stesso periodo, i sintomi depressivi sono aumentati del 35 %.
Inoltre, attività negative come il cyberbullismo e l’interferenza del telefono nel sonno sono risultate i principali fattori legati a pensieri suicidari e consumo di sostanze The Washington Post.
🧠 Cosa significa per te?
I social non sono neutrali: non è solo questione di quantità di tempo, ma del tipo di relazione che instauri con lo smartphone—e soprattutto di quella dipendenza emotiva che può crearsi.
Il sonno è cruciale: telefoni e notifiche nella stanza da letto interferiscono con il riposo, compromettendo l’equilibrio mentale.
Il cyberbullismo fa male: atti di bullismo online hanno un impatto reale e profondo, non solo temporaneo.
🎯 Consigli per un uso più sano dei social
1. Stabilisci limiti chiari
Evita il telefono un’ora prima di dormire.
Definisci momenti “tech‑free” quotidiani (durante i pasti o le attività all’aperto).
2. Scegli contenuti positivi
Segui pagine che motivano, educano, divertono senza provocare ansia o confronto opprimente.
Evita gruppi o trend tossici (per esempio, le “challenges” estreme).
3. Parla con un adulto di fiducia
Se ricevi commenti cattivi o offese online, parlane subito—non tenerti dentro i problemi.
Racconta i tuoi orari di utilizzo: guardando insieme i numeri, si possono trovare piccoli aggiustamenti.
🔍 Perché concentrarsi sui preadolescenti?
Le prime fasi (9–13 anni) sono un momento delicato: il cervello è in pieno sviluppo e ancora più vulnerabile alla pressione digitale .
L’uso precoce dei social (il 20 % degli 11‑12enni ha già account su TikTok, Instagram o Snapchat) supera le soglie legali e spesso è in mano a ragazzini che non sono pronti a gestirli
🧩 Conclusione
Questo studio dimostra chiaramente che più social media non significa sapere fare meglio: anzi, può esporre a rischio di depressione, disturbi del sonno e cyberbullismo. Al contrario, un utilizzo consapevole può diventare uno strumento per connettersi, imparare e stare bene.
Se sei un preadolescente (o un genitore o un educatore) hai il potere di cambiarne l’uso, promuovendo:
una relazione sana con il tempo online,
un sonno protetto,
e aperture sincere su frustrazioni e paure.
Ricorda: i social non devono padroneggiare la tua mente. Puoi sempre riprendere tu il controllo.
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