

racconti bonus
Dentro ogni libro esistono pagine che non trovano posto nella versione ufficiale, ma che restano vive, potenti, necessarie. i racconti costola permettono di entrare più a fondo nel mondo di Nina e delle sue verità taciute.
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Il Referto è l’inizio della resa dei conti.
Una confessione, una denuncia, un tentativo di riscatto.
Un fascicolo giudiziario si è appena aperto, gettando un'ombra sui salotti della Palermo bene. Trenta pagine scritte a fatica stanno per squarciare il velo su un trauma generazionale. Questo è "IL REFERTO": la valutazione psicodiagnostica di Nina Lantieri, una minore la cui verità è stata sepolta da anni di silenzi, faldoni di diagnosi contraddittorie e un caso in attesa di giudizio che minaccia di far crollare molte verità.
Disturbo Ossessivo-Compulsivo, Schizofrenia, PTSD: tre etichette per un unico corpo ferito. Ma il vero compito della CTU non è scegliere la diagnosi, è dare voce al trauma e tradurre la lingua del dolore in un atto che abbia la forza di una sentenza.
Nina non vuole che il silenzio vinca. La sua voce si alza, confusa con le mille altre che hanno dovuto tacere: si fa grido contro l'ombra della Mela Maledetta e l'antico mito di Eva e Lilith. La cicatrice che noi tutti, fin dai tempi di Eva, portiamo cucita nell'anima e nel silenzio.
IL REFERTO: IL MANIFESTO DELLA TRAGEDIA
Non consola: incide. Non spiega: mostra.
Il Referto è la Prima Voce (Racconto Costola), il Manifesto della Tragedia Quella Maledetta Mela in III atti. Non è un preludio, ma l'atto d’accusa che incide il silenzio. È il Laboratorio del Trauma dove il velo si squarcia, rivelando: LA PRIMA e la sua Ombra, la MELA e la sua Colpa, IL SERPENTE e il suo Giudizio.
Non distogliere lo sguardo. Il Referto è un atto che non può più essere ignorato.