I quattro profili dell’amore romantico: una rivoluzione clinica nella consulenza sessuologica
- psydr3
- 1 lug
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Nel vasto e complesso mosaico dell’amore romantico, un recente studio del 2025 condotto da Adam Bode presso l’Australian National University ha introdotto una metodologia innovativa per la consulenza sessuologica di prima linea.
Pubblicato sulla rivista Personality and Individual Differences, con il titolo Variation exists in the expression of romantic love: A cluster analytic study of young adults experiencing romantic love, questa ricerca rappresenta una pietra miliare per la comprensione scientifica dell’amore e della sessualità.
Lo studio ha coinvolto 809 giovani adulti, di età compresa tra i 18 e i 25 anni, provenienti da 33 paesi, sottoposti al Romantic Love Survey Test (2022). L’analisi TwoStep cluster ha permesso di identificare quattro profili distinti dell’amore romantico, fondati su dimensioni chiave quali l’intensità emotiva, il pensiero ossessivo, il livello di impegno e la frequenza sessuale settimanale.
Questa classificazione, segna un passaggio epocale nella pratica clinica: permette una personalizzazione dell’intervento terapeutico basata sulla struttura interna del desiderio amoroso di ciascun individuo, superando finalmente l’idea obsoleta di una normalità affettiva unica e valida per tutti.
I quattro profili dell’amore romantico
🕊️ Romantici Soft (20,02%)
Vivono l’amore come un sussurro gentile. Mostrano una bassa intensità emotiva, scarso impegno relazionale e una frequenza sessuale limitata. Tendono a innamorarsi spesso, ma per brevi periodi, simili a farfalle che si posano appena per poi volare via. Il loro affetto è etereo, delicato, simile a una nuvola che attraversa il cielo: toccante, ma non destinato a durare.
🌊 Romantici Moderati (40,91%)
Sono l’emblema dell’equilibrio. Con un’intensità emotiva stabile, un buon livello di impegno e una sessualità regolare, incarnano la figura dell’amante affidabile. Il loro amore è come un fiume che scorre calmo, costante: nutre, ma non travolge. Spesso maschi eterosessuali, rappresentano il cuore “normativo” della media relazionale.
🔥 Romantici Intensi (29,42%)
Si distinguono per un coinvolgimento emotivo profondo, pensieri ricorrenti sul partner e sulla sessualità, un impegno marcato e una forte attività sessuale. Il loro amore è una tempesta: travolgente, appassionato, ma anche instabile. Rappresentano l’archetipo del “follemente innamorato”, con tutte le sue altezze e i suoi abissi.
🌋 Romantici Libidinosi (9,64%)
Caratterizzati da un’energia sessuale travolgente (fino a 20 rapporti a settimana), un’alta eccitazione emotiva e un notevole coinvolgimento relazionale. Spesso sono avventurosi, dinamici, con una propensione a vivere esperienze intense, a viaggiare, a spendere e persino a fumare di più. Il loro amore è un’eruzione vulcanica: vibrante, vitale, ma difficile da contenere.
Applicazioni cliniche e casi reali
Come psicologo clinico esperto in sessuologia, ho potuto constatare l’efficacia di questo modello nella pratica quotidiana. Alcuni dei miei pazienti hanno incarnato con precisione questi profili, rendendo possibile un intervento davvero su misura:
E., giovane donna di 26 anni, riferiva innamoramenti frequenti, seguiti da rapide disillusioni. Il trattamento si è centrato sull’introspezione e sul rafforzamento della consapevolezza emotiva, aiutandola a radicare le sue emozioni e a costruire un senso più stabile del legame.
L., uomo di 32 anni, viveva una relazione stabile, con una sessualità bilanciata ma emotivamente distaccata. La sua freddezza aveva incrinato la fiducia della compagna. L’intervento ha previsto l’introduzione di esercizi sensoriali in coppia, per ravvivare l’intimità e promuovere una sessualità finalmente condivisa e sentita.
M., 24 anni, era sopraffatta da pensieri sessuali ricorrenti, in un turbine legato a una profonda angoscia di abbandono. La sua ninfomania — che la conduceva a rapporti multipli con sconosciuti ogni giorno — si rivelava espressione di una ferita relazionale primaria, mai integrata. Durante l’intervento clinico si è lavorato sull’integrazione tra desiderio, identità e bisogno affettivo, attraverso la rielaborazione del trauma e la ricostruzione della dignità emotiva. L’obiettivo terapeutico è stato restituirle la possibilità di scegliere, e non di essere scelta.
S., 45 anni, cardiochirurgo di fama, manifestava un desiderio sessuale intenso, con predilezione per rapporti anali con partner molto più giovani. Questo comportamento non derivava da una semplice ricerca di piacere, ma da un bisogno inconscio di esercitare controllo emotivo attraverso il corpo altrui. L’atto sessuale era diventato un palcoscenico di potere, compensazione e vulnerabilità taciuta. Durante il trattamento si è lavorato alla de-sessualizzazione del bisogno affettivo, restituendo a S. un accesso autentico alla propria dimensione relazionale. Il desiderio, anziché essere represso, è stato riletto e reintegrato: da impulso compulsivo a linguaggio consapevole. Il dialogo terapeutico si è concentrato sulla reciprocità e sulla rinegoziazione dei limiti intergenerazionali, trasformando l’urgenza erotica in una energia relazionale canalizzata, come in sala operatoria si maneggia il bisturi con precisione e rispetto.
Rilevanza clinica e prospettive future
I casi riportati dimostrano la necessità di interventi personalizzati, coerenti con quanto evidenziato anche in Sex differences in romantic love: an evolutionary perspective (Biology of Sex Differences). Ogni profilo amoroso, infatti, sembra rispecchiare una diversa strategia evolutiva:
I Libidinosi massimizzano l’accoppiamento e la stimolazione;
I Moderati privilegiano la stabilità di coppia;
Gli Intensi vivono la passione come collante affettivo;
I Soft sono leggeri e sfuggenti, ma spesso emotivamente fragili.
Lo studio tiene conto anche della modulazione culturale dell’amore: i profili si manifestano a livello globale, ma si adattano ai contesti socio-culturali in cui prendono forma, come evidenziato nel contributo Love story: Australian researchers becoming world leaders in the study of romantic love (The Guardian, 2025).
Strumenti operativi
Il lavoro di Bode & Kavanagh rappresenta un patrimonio clinico, offrendo strumenti diagnostici e interventivi applicabili nella consulenza sessuologica moderna:
Assessment iniziale basato sul Romantic Love Survey;
Adattamento culturale delle strategie relazionali;
Uso clinico della Passionate Love Scale, della narrativa terapeutica e di tecniche di mindfulness relazionale;
Laboratori esperienziali per coppie, modulati sul profilo dominante.
Conclusioni
L’articolo di Bode & Kavanagh (2025) è molto più di una classificazione teorica: è un invito a ripensare l’amore come esperienza soggettiva, dinamica, complessa. Come affermava Carl Gustav Jung:
“Chi guarda fuori sogna, chi guarda dentro si sveglia.”
.Il compito dello psicologo clinico che si confronta con problematiche e disturbi della sfera sessuale non si esaurisce nell’intervento tecnico: consiste, piuttosto, nel risvegliare il nucleo amoroso più autentico della persona, nel riconoscere e accogliere la pluralità dei vissuti individuali, e nel sostenere ciascuno nel cammino verso un’intimità consapevole, libera, pienamente scelta.
In un tempo in cui il desiderio è spesso smarrito, confuso o ferito, questo lavoro clinico agisce come un faro nella nebbia emotiva: non impone una direzione, ma illumina rotte nuove e profonde per la cura del sé erotico e relazionale. Una vera clinica del sesso non normalizza, ma accompagna. Non corregge, ma rivela.
Fonti principali
Variation exists in the expression of romantic love: A cluster analytic study of young adults experiencing romantic love – Bode & Kavanagh, 2025
Scientists Say There Are 4 Types of Lovers – Which One Are You? – The Guardian, 2025
Sex differences in romantic love: an evolutionary perspective – Biology of Sex Differences
Adam Bode – Romantic love researcher
Love story: Australian researchers becoming world leaders in the study of romantic love – The Guardian, 2025
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